COMUNICATO STAMPA
PESCA. LA FLAI CGIL A DE GIROLAMO, MAGGIORE ATTENZIONE AI
LAVORATORI DEL SETTORE
“Apprendiamo da un comunicato del ministro De Girolamo che venerdì scorso è stato emanato il
decreto per il fermo biologico per l’anno in corso. Un provvedimento che, come dice il ministro
nella sua “lungimiranza”, è fondamentale per la tutela del mare e per le generazioni che verranno.
Condividiamo anche, la necessità di aiutare le imprese del settore che in questo momento stanno
vivendo una fase di forte crisi. Avremmo voluto che nelle previsioni lungimiranti del ministro,
fossero compresi anche i lavoratori”. Lo dichira in una nota la Flai Cgil Nazionale. “Ormai da mesi
stiamo discutendo con il ministero del lavoro di ammortizzatori sociali in deroga per il settore.
Abbiamo già denunciato, sia al suo ministero sia al governo, l’insufficienza delle risorse per la Cigs
in deroga disposte dalla legge di stabilita del 2013. I 30ml € di cui oggi disponiamo, saranno
sufficienti a saldare gli arretrati dal 2010 al 2012 e parte del fermo biologico del 2013 per il quale il
ministro, invece, dichiara di possedere le risorse per soddisfare le esigenze delle imprese. Il ministro
deve ricordare che i fondi di cui parla, sono fondi comunitari che un tempo venivano destinati solo
ai lavoratori e che quattro anni fa l’allora governo sostituì con la Cigs in deroga che di anno in anno
si fa sempre più insufficiente, a differenza dei fondi comunitari che rimangono certi a beneficio
delle imprese, trasformando in un paradosso la realtà dei lavoratori del settore, che dal disporre di
una fonte certa quale i fondi comunitari si ritrovano nell’insicurezza di vedersi riconosciuto un
reddito. Inoltre, sarebbe opportuno per le generazioni future, riconoscere a questo settore un
ammortizzatore strutturato e non più in deroga; attribuire al lavoro del pescatore il requisito di
lavoro usurante e il riconoscimento delle malattie professionali; e, infine, armonizzare le norme
sulla sicurezza all’interno del Testo Unico dlg 81/2008. Speriamo – conclude la nota – in un
impegno forte del Ministro su questi temi che da tempo denunciamo. Fondamenta su cui rilanciare
il settore per far sì che la pesca non viva di sussidi ma di lavoro per uscire dalla marginalità”.
Roma, 16 luglio 2013