PORTO TORRES – La Flai Cgil di Sassari, tramite il proprio segretario di categoria Angelo Cossu, in sinergia con il patronato Inca-Cgil, questa mattina hanno incontrato, presso la sala comunale del Museo del mare a Porto Torres, i pescatori per discutere di malattie professionali dei lavoratori del settore pesca. Presenti, oltre al segretario Flai-Cgil Cossu, il Dott. Antonio Pucillo del Dipartimento Nazionale Pesca, Raffaele Lecca, segretario regionale Fli-Cgil e la Dott.ssa Elena Mazeo, medico legale che ha assistito i pescatori nella compilazione del questionario da utilizzarsi per monitorare e rilevare lo stato di salute degli operatori del settore pesca i quali, a differenza di tutti i lavoratori degli altri settori produttivi, ancora oggi a causa del colpevole ritardo del legislatore, non godono delle garanzie normative predisposte a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
I dati raccolti saranno analizzati da esperti, appositamente incaricati dalla Flai-Cgil e dal Patronato Inca-Cgil, che dovranno accertare se vi siano le condizioni per richiedere l’inserimento di frequenti e determinate patologie quali: ipoacusia causata dall’esposizione continua ai rumori dei motori, malattie osteoartromuscolare, soprattutto interessanti schiena, ginocchia, spalle originate dal continuo logorio tipico del lavoro in barca, dermatiti per la continua esposizione ad agenti atmosferici e biologici, fra le malattie professionali. Non vanno poi sottovalutate le patologie correlate alla presenza di amianto e di vernici utilizzate massicciamente nelle imbarcazioni, tra cui i pescherecci di vecchia fabbricazione. La Flai-Cgil intraprende queste iniziative per portare tra i lavoratori la consapevolezza dei rischi presenti nella loro attività lavorativa e per condurre una campagna di sensibilizzazione pubblica per modificare la normativa attuale e la regolamentazione delle malattie professionali a tutela dei lavoratori del settore.
Gli obiettivi del sindacato Flai-Cgil: sensibilizzare gli operatori sulla sicurezza nel posto di lavoro per ridurre il numero di infortuni, adottando dispositivi di salvaguardia adeguati e ricorrendo a comportamenti improntati alla massima cautela. Ottenere dal legislatore di includere le patologie dei pescatori tra le malattie professionali per assicurare ai lavoratori della pesca una tutela appropriata. L’iniziativa rappresenta uno dei tanti appuntamenti che il sindacato Fli-Cgil, ha già intrapreso in altri porti della Sardegna (S.Antioco, Tortolì e Cagliari) e che intende fissare in altre località per portare avanti questa battaglia.