“Continua oggi in provincia di Livorno l’iniziativa della Flai Cgil Nazionale sulle Malattie Professionali nella pesca. La campagna lanciata due anni fa ha visto una prima fase di raccolta dati con la compilazione da parte dei pescatori di circa 1200 questionari. L’intento è stato quello di capire quali fossero le reali condizioni di salute dei lavoratori dopo anni di attività in mare”. Ne dà notizia la Flai Cgil in una nota.
“Oggi continuiamo, portando in mare due medici del lavoro, il dott. Pasquale Di Palma dirigente medico INAIL e la dott.ssa Rossella Uccello della II università di Napoli, che a bordo di un peschereccio che usa reti da posta hanno potuto visionare in prima persona quali sono le condizione di lavoro sul naviglio e gli effetti sui pescatori. L’intento rimane quello di individuare i rischi professionali dei pescatori e quindi inserire nella tabella delle malattie professionali voci specifiche per questo settore lavorativo.
L’iniziativa continuerà nelle prossime settimane, con la presenza su imbarcazioni che effettuano altri tipi di pesca. L’intento è di individuare il filo che lega l’attività lavorativa con gli effetti sulla salute, in un settore come quello della pesca particolarmente esposto. In tal senso è necessario individuare i rischi ed agire sul versante della prevenzione e dell’informazione al fine dell’individuazione e del riconoscimento delle malattie professionali”.