Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca esprimono soddisfazione per il decreto interministeriale che ha previsto il rinvio al 13 aprile del termine di presentazione, da parte delle imprese, delle domande per la indennità di fermo pesca 2022, ascoltando così la richiesta delle organizzazioni sindacali che, nelle scorse settimane, aveva espresso la preoccupazione in merito al fatto che il termine del 15 marzo avrebbe escluso migliaia di lavoratori dalla possibilità di ottenere l’unico sostegno al reddito ad oggi disponibile per il settore.
Fai-Flai-Uila Pesca chiedono, ora, al ministro del lavoro Marina Elvira Calderone di convocare con urgenza il tavolo avviato dal precedente governo con le parti sociali firmatarie dei Ccnl di riferimento per la pesca, per proseguire il confronto in merito alla Cisoa, ammortizzatore strutturato esteso ai pescatori con la legge di bilancio 234/2021, di cui occorre definire le norme attuative per renderlo uno strumento efficace a tutela dell’occupazione.
Riteniamo sia doveroso consentire, anche ai lavoratori di questo comparto, di poter accedere a un ammortizzatore stabile e compatibile con le specificità del settore, ancor più in un momento in cui le politiche comunitarie stanno mettendo fortemente a rischio la sostenibilità economica e sociale del settore.