Il 16 gennaio scorso si è svolto l’incontro con i Direttori Generali della DG Ammortizzatori sociali – Ministero del Lavoro e della DG Pesca – Ministero dell’Agricoltura in merito alle criticità nella gestione della indennità per il fermo biologico 2017, più volte da noi richiesto.
L’esito della riunione è stato parzialmente positivo, sono stati inclusi nella platea dei beneficiari gli addetti ad altri sistemi di pesca, oltre lo strascico, costretti anch’essi all’osservanza di un fermo (tipo vongolare, draghe etc.), motivo per il quale il Ministero del lavoro si è impegnato ad aggiornare con ulteriori indicazioni in tale senso il modello S9 (modello di presentazione della domanda da parte dell’impresa) attraverso specifica circolare da parte del Ministero stesso.
E’ stato inoltre dato l’assenso a considerare 26 gg/mese, anziché 22, quale base di computo per cui richiedere l’indennità di fermo, includendo quindi anche la giornata del sabato. Su questo punto il Ministero dell’Agricoltura, attraverso il comando generale delle Capitanerie di Porto ha dato precisa comunicazione a tutte le articolazioni territoriali, in modo da rendere celere ed uniforme il comportamento delle diverse Capitanerie di Porto nel vistare il modello S9.
Poiché la burocrazia relativa alla presentazione delle domande è particolarmente complessa, abbiamo richiesto insieme alle altre Organizzazioni sindacali ed alle Associazioni datoriali la possibilità di prorogare i termini di presentazione al 31 marzo 2018, inviando una lettera ai Ministri competenti. Ci auguriamo che la richiesta venga accolta.
Come definito nella circolare ministeriale ricordiamo che:
- presupposto affinché le domande siano considerate ricevibili è il visto da parte delle Capitanerie di Porto del modello S9 (in attesa di eventuale proroga il termine di scadenza e di invio del modulo rimane il 31 gennaio);
- per gli ulteriori documenti richiesti da allegare (copia documento, autocertificazione, codice iban), il termine dei 15 gg decorre dal momento della richiesta di integrazione da parte del ministero e/o uffici preposti.
Resta invece aperta la questione relativa alla mancanza di coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali, elemento che negli anni passati aveva permesso uno snellimento delle procedure ed una facilitazione per i lavoratori nell’avere risposte e tutela.
Per tale ragione abbiamo inviato una lettera ai Ministri competenti, per sanare immediatamente questa mancanza.
Abbiamo inoltre voluto investire i Ministeri sulla necessità di istituire un tavolo di controllo e verifica nazionale tanto per ciò che riguarda le domande relative all’anno 2017, quanto in previsione del 2018, visto che l’ultima legge di stabilità ha rifinanziato per questa annualità lo strumento delle indennità di fermo.
Su questo i Ministeri hanno dato la disponibilità ad aprire il tavolo tecnico già con un primo incontro nel mese di febbraio.